© Romain Cambon

Christophe Pillet

Eleganza, precisione e rigore

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Christophe Pillet ottiene un diploma nel 1985 alla Scuola di Arti Decorative di Nizza e si laurea alla Domus Academy di Milano nel 1986. Dopo la laurea, entra a far parte del gruppo Memphis (come assistente di Martine Bedin e Michele De Lucchi), dove si persegue un nuovo approccio avanguardistico al design. Subito dopo il suo ritorno a Parigi, Pillet partecipa allo sviluppo dell’agenzia Starck fino al 1993, anno in cui fonda la propria agenzia.

Lucidità di espressione e ricerca della semplicità sono le principali chiavi di lettura del lavoro di Christophe Pillet, in cui l’eleganza viene sempre ottimizzata. La perfetta padronanza di sensualità e raffinatezza è valsa a Pillet l’ammirazione, a livello globale, per i suoi progetti per alberghi e boutique, insieme alla direzione artistica di vari lavori negli Stati Uniti, in Gran Bretagna e in Giappone. Ha ottenuto riconoscimenti internazionali per la poliedricità e la qualità delle sue creazioni. Architettura, oggetti, mobili, direzione artistica: la sua firma è sempre associata alle migliori marche, dalla trasformazione delle boutique di Lancel in Francia e nel resto del mondo, alla progettazione del ristorante Maison-Blanche a Fès, fino alla creazione degli stand Renault per l’International Automobile Show. Indipendentemente dalla loro scala, tutti i progetti realizzati da Pillet hanno in comune lo stesso atteggiamento: che si tratti del lavoro di design director per Lacoste o delle collaborazioni a lungo termine con Driade, Cappellini ed Emu, le sue interpretazioni sono una testimonianza di classe ad alta tensione, che si distinguono per precisione e rigore. Se esiste uno “stile Pillet” potremmo identificarlo nella sua capacità di cristallizzare, all’interno di un progetto, l’esaltazione del pensiero.

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